Sulla detersione fai una scelta di qualità
La pulizia del viso è un piccolo gesto d’amore di cui la pelle ha bisogno per apparire più morbida, luminosa e soprattutto depurata. La detersione del viso è infatti un trattamento importante che, da un lato, permette di purificare a fondo la pelle attraverso la rimozione di cellule morte, punti neri o piccoli difetti cutanei e, dall’altro, previene il deposito di batteri, impurità e accumuli di sebo preservando la pelle nelle condizioni fisiologiche ottimali.
Per ottimizzare l’effetto purificante del trattamento viso, è necessario detergere accuratamente la pelle al mattino, appena svegli, e alla sera, prima di andare a letto. Inoltre, è fondamentale scegliere correttamente il detergente da impiegare: pensare di eseguire una pulizia corretta lavando la pelle solo con l’acqua è sbagliato in quanto sarebbe come lavare un piatto sporco di olio senza l’uso del detersivo. Da questo si può facilmente comprendere come sia indispensabile scegliere scrupolosamente i detergenti adeguati in base al proprio tipo di pelle. Bisogna essere consapevoli che i detergenti non sono tutti uguali, ma si distinguono in base al loro meccanismo d’azione in due grandi categorie al cui interno vi sono prodotti che si diversificano in termini di delicatezza. La detersione può, quindi, avvenire in due modalità: per contrasto o per affinità.
La detersione per contrasto è la più comune e prevede la rimozione dello sporco grazie all’azione dei tensioattivi, ossia molecole che per la loro natura, chimicamente detta “anfifilica”, sono in grado di inglobare e allontanare lo sporco.
La detersione per affinità, meno conosciuta, è invece più delicata e si basa sul concetto secondo il quale “il simile scioglie il simile”. In questo caso, quindi, il detergente è di natura lipidica che per affinità solubilizza lo sporco e lo allontana dalla pelle.
I detergenti che agiscono per contrasto sono generalmente più apprezzati perché producono schiuma che nell’immaginario comune rappresenta l’elemento associato alla pulizia. In realtà la schiuma non è correlata al potere lavante del prodotto, ma permette piuttosto di fornire un’indicazione sulla quantità di detergente impiegata. Questi detergenti necessitano sempre di un accurato lavaggio per evitare che residui di tensioattivi rimangano sulla cute, provocando gravi irritazioni.
I detergenti per affinità, al contrario, non hanno proprietà schiumogene e per tale motivo sono meno apprezzati, soprattutto quando si tratta di pulire ampie superfici cutanee, come il corpo e il cuoio capelluto. Questi prodotti però rappresentano la forma di detersione più adeguata in quanto, oltre ad eliminare efficacemente qualsiasi traccia di impurità, rispettano la barriera cutanea e garantiscono l’idratazione della pelle. Questo tipo di detersione è indicato soprattutto per i bambini che hanno una pelle molto delicata dovuta a una barriera cutanea ancora in formazione, ma è consigliabile anche per ragazzi e adulti con problemi cutanei legati ad un’alterazione della barriera cutanea.
Nella scelta del detergente è importante conciliare le esigenze della pelle con le proprie abitudini personali. Per orientarsi verso le formule più adeguate è utile tener conto di due parametri fondamentali:
- la protezione del film idrolipidico
- il mantenimento del pH cutaneo
i quali permettono di valutare facilmente la buona qualità dei detergenti impiegati quotidianamente.
- Il film idrolipidico della cute è uno strato epidermico costituito da squalene, acidi grassi insaturi e ceramidi, i quali aiutano a trattenere l’acqua nell’epidermide formando una barriera naturale contro la sua evaporazione. Il film idrolipidico è, quindi, una sorta di mantello protettivo che, oltre a preservare la struttura della pelle, la mantiene sempre idrata: la perdita o l’alterazione dei lipidi di superficie è, infatti, la principale causa di secchezza cutanea. Un buon detergente, pertanto, è privo di sostanze aggressive come, ad esempio, i tensioattivi di natura anionica che sono i principali nemici della barriera cutanea poiché si legano ai lipidi naturali della pelle, favorendo la loro degradazione con il risultante effetto delipidizzante.
- Il pH cutaneo svolge un ruolo chiave nel mantenere in salute la pelle e la microflora su di essa residente che è indispensabile al sostentamento delle sue difese immunitarie, le quali lavorano instancabilmente per evitare il rischio di infezioni. Cambiamenti del pH, quindi, sono una delle principali cause dell’evoluzione di varie patologie dermatologiche. Per rispettare l’ambiente cutaneo, il pH di un prodotto lavante deve avere un valore neutro o isocutaneo, vicino cioè a 5,5. Detergenti ricchi di sostanze basiche causano una variazione dell’equilibrio acido-base cutaneo, provocando l’alterazione della flora microbica della pelle.
Dopo la valutazione qualitativa della formulazione, occorre considerare poi la texture del prodotto e orientare la scelta verso la tipologia che si adatta meglio al tipo di pelle. In base a questa caratteristica è possibile distinguere i prodotti lavanti in:
- detergenti cremosi, come il latte detergente che si adatta a tutti i tipi di pelle, dalla più grassa alla più secca, mantenendola morbida e setosa al tatto;
- lozioni bi-fasiche, come l’acqua micellare, che sono ideali per le pelli più sensibili e vulnerabili, poiché imitano la doppia struttura, lipofila e idrofila, della cute; pertanto, risultano estremamente dermo-affini e, grazie alla fase oleosa, consentono una più efficace rimozione dello sporco.
Infine, l’uso del tonico rappresenta il perfetto completamento di un’efficace detersione in quanto regola il pH cutaneo, riattiva il microcircolo e chiude i pori con il suo effetto astringente.