Gli immunostimolanti
Parte 2: gli immunostimolanti fitoterapici
Gli immunostimolanti aspecifici non hanno specificità antigenica e sono ampiamente utilizzati nelle infezioni croniche, nell’immunodeficienza, in alcune condizioni autoimmuni e nelle malattie neoplastiche. Tra gli immunostimolanti aspecifici ricordiamo anche gli adiuvanti che amplificano l’effetto dei vaccini.
Tra i principi nutritivi più studiati per la loro azione immunostimolante ricordiamo: la vitamina C, la vitamina D e lo zinco.
La vitamina C è un nutriente essenziale altamente concentrato nelle cellule immunitarie che, tra le sue numerose funzioni, contribuisce alla difesa dell’organismo supportando sia la risposta innata che quella adattativa. Infatti, è in grado di stimolare sia la produzione che la funzione del leucociti (globuli bianchi), in particolare neutrofili, linfociti e fagociti. Pertanto, l’integrazione con vitamina C può prevenire e trattare le infezioni respiratorie sistemiche, inclusi raffreddori e polmoniti, soprattutto nei soggetti carenti, debilitati o sottoposti a forte stress.
La vitamina D svolge un ruolo importante nel sistema immunitario e ha effetti sia sulla risposta immunitaria innata che su quella adattativa. Diversi studi hanno dimostrato che la carenza di vitamina D aumenta il rischio di sviluppare alcune infezioni batteriche e virali.
Lo zinco è essenziale per il normale sviluppo e la funzione dei globuli bianchi. Nella maggior parte dei casi, l’assunzione di supplementi di gluconato di zinco o acetato di zinco contenenti 9-24 mg di zinco elementare per dose, assunti ogni due o tre ore durante il giorno, mostrano una riduzione significativa della durata dei sintomi del raffreddore.
Tra gli attivi fitoterapici troviamo, invece:
Echinacea. L’estratto di Echinacea è considerato uno dei rimedi di origine naturale più potente ed efficace nei confronti delle infezioni batteriche virali. La sua azione è strettamente collegata con il funzionamento del sistema immunitario poiché contribuisce a combattere le infezioni attraverso la stimolazione della risposta immunitaria dell’organismo. Le proprietà immunostimolanti sono ascritte principalmente alle sostanze contenute nelle radici. La stimolazione del sistema immunitario avviene attraverso l’incremento dei globuli bianchi e l’attivazione dei macrofagi, che rappresentano una delle maggiori entità cellulari deputate alla distruzione dei microrganismi patogeni.
Alcuni studi clinici hanno inoltre dimostrato che l’Echinacea è in grado di prevenire le infezioni e contribuire a riparare i tessuti affetti da tali infezioni. Questi effetti sono riconducibili principalmente all’inibizione della attività della ialuronidasi. L’attività di questo enzima è fondamentale per la diffusione dei batteri poiché attraverso di essa l’acido ialuronico viene scisso e la sostanza cementante intercellulare diviene più fluida e l’infezione può diffondersi senza incontrare resistenze. L’inibizione della ialuronidasi è mediata da diversi principi attivi dell’Echinacea, in particolare dall’echinacoside, e da questa inibizione dipende anche la rigenerazione del tessuto connettivo che è stato danneggiato durante le infezioni.
Sambuco. Il sambuco vanta doti antinfiammatorie e antireumatiche. Inoltre, è considerato un buon antinfluenzale naturale grazie soprattutto alle sue proprietà diaforetiche (ovvero la capacità di aumentare la sudorazione) che consentono l’abbassamento della temperatura corporea in caso di febbre.
Aglio. Tra le proprietà meno conosciute dell’aglio, c’è la proprietà immunostimolante. A tutti sono note le proprietà protettive dell’aglio in ambito cardiovascolare: abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi ematici, inibisce la coagulazione del sangue, migliora la circolazione ematica ed abbassa la pressione sistolica. L’attività immunostimolante è stata studiata esaminando una soluzione di aglio in soluzione idroalcolica: si è visto che questo preparato è responsabile del potenziamento del sistema immunitario che agisce incrementando le cellule immunitarie (cellule T e NK) riducendo al contempo le proteine infiammatorie (citochine).
Ginseng. Il ginseng è ottenuto dalle radici di Panax ginseng. Questo è in grado di stimolare la fagocitosi del sistema reticoloendoteliale e la produzione di anticorpi, migliorando le funzioni immunitarie. Possiede anche proprietà nootrope andando a migliorare la memoria ed i processi di apprendimento.
Uncaria. Gli alcaloidi ossindolici in essa contenuti stimolano la produzione di interleuchine a livello alveolare, contribuendo quindi a rafforzare le naturali difese dell’organismo. È particolarmente efficace anche nei casi di Herpes labiale, dove mostra una rapida remissione dei sintomi quali gonfiore, arrossamento e dolore, rispetto al farmaco antivirale Aciclovir.
Astragalo. È un ottimo antiossidante che protegge le cellule dagli agenti esterni e favorisce il buon funzionamento delle difese immunitarie, stimolando, tra le altre cose, la produzione degli anticorpi.
Da alcuni anni a questa parte vengono impiegati anche la lattoferrina che è caratterizzata da attività antivirale, antibatterica, immunomodulante ed antinfiammatoria; e il resveratrolo che blocca la replicazione virale, inibisce alcuni mediatori dell’infiammazione, stimola la funzione immunitaria ed ha un forte potere antiossidante.
Da tutto ciò è facile intuire come il panorama farmacologico sia molto vasto e che non sempre un prodotto naturale può essere usato per tutti, o visto che è naturale non possa avere effetti negativi. Per tale motivo, bisogna sempre lasciarsi consigliare dal medico di base o dal proprio farmacista di fiducia per capire quale sia il prodotto più indicato alle proprie esigenze.